First year in the States.
Hey! Voglio incominciare scrivendo un po' qualcosa su questo mese. Gennaio è stato un po' stressante, la scuola è rincominciata ed ho avuto problemi con i pagamenti per questo semestre. Grazie al mio ragazzo sono riuscita a calmarmi e a risolvere tutto per il meglio, ma il mio corpo ne sta ancora risentendo. Qui non smette di nevicare, ogni giorno rischio di rompermi l'osso del collo per colpa del ghiacchio che si crea, ed è quasi impossibile spesso camminare tra le montagne di neve che si creano. Insomma io odio la neve. Ma sono contenta che sto riuscendo a sopravvivere.
La scuola è stancante. Anche se sto andando solo due volte a settimana, sono talmente tanto stanca dal lavoro che non riesco mai ad essere del tutto riposata.
Ma la verità è che sono fortunata ad avere questa possibilità di andare a scuola e lavorare allo stesso tempo. Sono molto fortunata.
Ma passiamo al dunque. Da quando sono partita dalla Sardegna è passato un anno. A pensarci su quasi non ci credo. Un anno è passato davvero velocemente, ma non è stato per niente semplice. Devo ammettere che per il primo mese non ho fatto altro che piangere, provare nostalgia e pensare di prendere un aereo e tornare a casa. È stato difficile e doloroso, non volevo preoccupare nessuno, quindi ne parlai con poche persone, e devo ammettere che sono state un vero aiuto, sono davvero grata di avere degli amici come loro.
Dopo quel mese, non c'era più tempo per pensare alla nostalgia, dovevo andare a scuola, fare i compiti, imparare ed imparare. Con pochi soldi e qualche volta una giornata fortunata a lavorare come babysitter, dovevo stare attenta a quello che mi serviva, cosa mangiavo e attrezzatura scolastica che mi serviva. Non mento nel dire che tutti i soldi che ho guadagnato durante quel periodo, sono stati usati per medicine e ammissione ad LDS Business college. Andare dal medico e comprare medicine qui è costosissimo, e il mio sistema immunitario fa schifo, quindi molti soldi sono volati via nel curarmi per sopravvivere, e altri volati via nella documentazione per la scuola. Chi dice che l'America non è cara mente.
Ho avuto problemi per entrare nella scuola, ma una volta entrata le cose sono andate per il meglio, per quanto tutto fosse incominciato ad essere molto più stressante.
Sono riuscita a trovare un ragazzo, dopo alcuni appuntamenti che sono stati un po' un fiasco, sono riuscita a trovare la persona perfetta per me, e ancora oggi posso affermare che sono contenta della scelta che ho fatto.
A fine del primo semestre ho trovato un lavoro negli uffici della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che ancora oggi mi aiuta a sopravvivere e quasi completamente mantenermi da sola.
Oggi tutto è diverso da quando sono partita; ho quasi finito i corsi di studio, ho una famiglia che mi ospita e mi vuole bene come se fossi una figlia, ho il sostegno della mia famiglia qui, e in Italia, ho nuovi amici ed un ragazzo che amo.
È tutto più semplice dal 27 Gennaio 2016? La risposta è no.
Continua a non essere semplice per niente, la mia famiglia, i miei amici e tutto ciò che era la mia vita prima mi manca. Continuo ad avere giorni in cui vorrei stare in casa e piangere finchè il dolore non passa, e riesca poi a riprendermi per cercare a vivere tranquillamente.
Ma una cosa che ho imparato è che sono fortunata. La nostalgia quasi uccide, ma mi rendo conto che le benedizioni ricevute per aver lasciato casa, ed essermi trasferita in un paese con una cultura e lingua diversa sono tante. Sono cresciuta, maturata e ho compreso le cose importanti nella vita.
Non rimpiango la mia scelta, se dovessi scegliere la rifarei.
Ringrazio a tutti quelli che dopo un anno, continuano a volermi bene anche se non riusciamo a vederci e sentirci come prima, che non mi hanno abbandonato, e che continueranno a stare con me. Ringrazio tutte le persone nuove che sono entrate nella mia vita e che la arricchiscono di nuove emozioni e esperienze.
Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio che è la mia vita, e vi chiedo di rimanere con me fino alla fine!
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Hey! I want to begin by writing something about this month. January was a bit stressful, the school has started again and I had problems with the payments for this semester. Thanks to my boyfriend I was able to calm down and solve everything for the best, but my body is still affected. Here it doesn't stops snowing, every day the risk of breaking my neck because of the ice it's high, and it is often almost impossible to walk in the mountains of snow on the sidewalks. So, I hate the snow. But I'm glad that I'm managing to survive. The school is tiring. Even if I'm going only twice a week, I am always so so tired from work that I can never be totally rested. But the truth is that I'm lucky to have this chance to go to school and work at the same time. I'm very lucky.
But let's go ahead. Since I left from my Sardinia it has been a year. Come to think that I can hardly believe it. A year has gone by really quickly, but it was not at all simple. I must admit that for the first month I didn't do anything but cry, feel nostalgic and think to take a plane and go back home. It was difficult and painful, I did not want to worry anyone, so I talked to a few people, and I must admit they have been a real help, I'm really grateful to have friends like them. After that month, there was no time to be homesick, I had to go to school, do homework, learn and learn. With little money I had, and sometimes a lucky day to work as a babysitter, I had to be careful with what I needed, what I ate, and school equipment that I needed. I don't lie saying that all the money I earned during that period were used for medicines and admission to LDS Business College. Going to the doctor and buy medicines here is very expensive, and my immune system sucks, so almost all my money flew away in things to survive, and in the documentation for the school. People that says that America is not expensive lies. I had problems to enter the school, but after entering things turned for the better, even if everything had begun to be much more stressful. I managed to find a boyfriend, after several appointments that were a bit 'a flop, I managed to find the perfect person for me, and even today I can say that I'm happy with the choice I made. At the end of the first semester I got a job in the offices of the Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, which still helps me survive and keep myself almost completely self-reliant. Today everything is different from when I left; I have almost finished my course of studies, I have a family that hosts me and loves me like I'm one of their own children, I have the support of my family here, and in Italy, I have new friends and a boyfriend I love. Is it much simpler since January 27, 2016? The answer is no. It still not easy at all, I miss my family, my friends and all that was my life before. I still have days when I want to stay home and cry until the pain passes, and then be able to compose myself back to try to live quietly. But one thing I've learned, is that I'm lucky. Homesickness almost kills me, but I realize that the blessings received leaving home, and moving to a country with different culture and language are a lot. I grew up, matured and realized the important things in life. I do not regret my choice, if I had to choose again, I would do the same. Thank you to everyone that after a year, continue to love me even though we can not see and contact each other as before, didn't forsake me, and will continue to be with me. I thank all the new people who have come into my life and enrich it with new emotions and experiences. Thank you for taking me on this journey that is my life, and I ask you to stay with me until the end!
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